La storia del fiume Tevere

Nell’edificazione dei paesaggi del Lazio, caratterizzati da una grande varietà morfologica, l’idrografia di superficie ha giocato un ruolo molto importante. E’ dominata da due grandi sistemi fluvio-vallivi: il bacino del Tevere Treja, che si estende per 2325 kmq, e il bacino del Garigliano, il più importante del Lazio meridionale. Questi estesi complessi idrografici accolgono diverse tipologie di corsi d’acqua, dai ruscelli e torrenti montani e pedemontani ai fiumi a corso lento, che insieme alle numerose sorgenti e alle manifestazioni idrotermali, contribuiscono in ampia misura ad arricchire il già variegato quadro dei paesaggi naturali di questa regione. Ampie valli alluvionali come la Valle Latina e la Piana di Rieti, separano l’uno dall’altro i principali gruppi montuosi. In particolare, la Valle del Tevere fa da cerniera tra il Lazio calcareo nord-orientale e il Lazio vulcanico nord-occidentale.

fiume tevere

L’affascinante e travagliata storia geologica del fiume Tevere è stata condizionata, nel corso del tempo, dalle eruzioni vulcaniche, dall’invasione dei ghiacciai e dall’incalzare del mare.

riserva nazzano

Circa 500.000 anni fa, il Tevere scorreva più spostato ad ovest e l’occlusione della sua vallata ad opera di materiali vulcanici lo costrinse a migrare più ad est nella sua attuale posizione. In prossimità del paese di Calcata, in provincia di Roma, la stratigrafia dei terreni mostra successioni di sedimenti tipici di un ambiente fluviale, ricchi di elementi rimaneggiati del Vulcano Vulsino, una delle tante testimonianze che il sovralluvionamento della valle è avvenuto in epoca vulcanica. La ricostruzione areale della distribuzione di questi sedimenti ha permesso il riconoscimento di una paleovalle parallela all’attuale valle del Tevere. Anche il delta del Tevere ha modificato il suo aspetto quando, alla fine della glaciazione wurmiana, circa 20.000 anni fa, con lo scioglimento dei ghiacci, il mare subì un progressivo sollevamento e la valle del Tevere venne invasa. Le variazioni del livello marino e la migrazione del delta del Tevere perdurarono fino a circa 2.000 anni fa quando l’ampia laguna che aveva ospitato fino allora la foce del Tevere, si divide in due stagni con il fiume che ritorna ad avere la sua foce in mare. Queste vicende evolutive del fiume sono molto recenti per il tempo geologico e le tracce ben visibili si rinvengono a Castel Porziano e nell’area del litorale di Ostia.

fiume tevere

Oggi, Il Tevere con i suoi affluenti forma un sistema fluvio-vallivo molto ricco d’acqua che attraversa il territorio laziale per circa metà del suo percorso. Dopo aver formato diversi meandri e aver raccolto le acque da numerosi affluenti, quali le acque del Monte Cimino, le abbondanti acque del Nera, le acque del sistema Rio Vicano-Treja, le acque dell’Aia provenienti dai Monti Sabatini, le acque del Farfa dai Monti Sabini e Lucretili, le acque del maggior affluente laziale , l’Aniene, il fiume sbocca in mare dividendosi in due rami, uno dei quali, aperto dai Romani, è artificiale.

riserva nazzano airone

I corsi d’acqua, i laghi, le paludi e gli acquitrini definiscono particolari situazioni ambientali che ospitano comunità animali e vegetali tipiche delle zone umide. L’ecosistema fluviale Tevere-Farfa vanta una zona umida di importanza internazionale (Convenzione di Ramsar); qui si possono osservare praticamente tutti i rappresentanti dell’avifauna acquatica europea, tra cui specie di grande interesse perché minacciate o in via di estinzione.

riserva nazzano martino

In particolare tra gli innumerevoli ospiti illustri spiccano tra gli uccelli migratori, i grandi predatori alati, come il falco di palude, il falco pescatore e il gufo di palude. Come la fauna anche la vegetazione si mostra interessante con lembi di bosco ripariale e la fascia delle piante che vivono con gemme e radici ricoperte dall’acqua, si presenta discontinua e raggiunge un notevole sviluppo solo nelle aree più interne. Nelle anse e nelle stazioni con lento flusso dell’acqua si sviluppano densi tappeti di idrofile, piante acquatiche galleggianti.

piena tevere

Il Tevere attraversa la città di Roma fino a congiungerla con Ostia e con il mare. Un’antica via di comunicazione che oggi permette di compiere un viaggio bellissimo tra passato e presente, tra storia, archeologia, arte e natura, che lascia la speranza di una maggiore sensibilità per l’ambiente e di una più concreta valorizzazione del fiume e dei suoi habitat preziosi, per rivederlo forse un giorno rivestito del suo antico splendore.

isola tiberina

 

Negli ultimi anni, con le abbondanti piogge che ormai caratterizzano il nostro clima, assistiamo spesso a spettacolari piene del Tevere, che non riesce a superare gli argini ma si sfoga nel suo impetuoso percorso ad offrire alla città momenti di stupore. In particolare l’isola Tiberina, dopo la tempesta, è apparsa ai nostri occhi ancora più bella.

tevere spiaggia