Minturno è un paese di origini antiche che sorge su una collina nella parte sud della catena dei Monti Aurunci, adagiato sulle propaggini costiere. È separato dal Mar Tirreno da una linea di costa sabbiosa che si allunga verso sud fino alla foce del Garigliano.

rovine romane

Presso la località costiera di Marina sorgono le rovine della città romana di Minturnae, sulla sponda destra del Garigliano. Il sito archeologico racchiude i resti dell’imponente Teatro Romano, costruito verso il I secolo d.C. All’epoca poteva accogliere fino a 4.000 spettatori ed oggi, ogni estate ospita una serie di spettacoli teatrali. Tra i numerosi ruderi presenti è visibile un tratto originale e ben conservato della via Appia, costruita con blocchi di basalto. Nel fiume che scorre limitrofo al sito sono state rinvenute monete romane ed altri reperti sono venuti alla luce nel centro città di Scauri e nella zona di Castelforte.

appia minturno

 

Le maestose arcate dell’acquedotto romano, un tempo lungo 11 km, incontrano la moderna Via Appia e verso la foce del Garigliano sorgono le rovine di un antico luogo sacro, il Tempio della ninfa Marica, divinità delle acque.

acquedotto minturno

Ricco di reperti archeologici e di testimonianze storiche, Minturno è anche mare e natura.

rovine romane

Il Parco regionale di Gianola e del Monte di Scauri fu istituito nel 1987. Si tratta di un’area naturale protetta situata nei Comuni di Formia e Minturno con un’estensione complessiva di 309 ettari, compresi 17 ettari di area marina protetta. Dal 2003 fa parte del più ampio Parco Regionale Riviera di Ulisse, che comprende anche il Parco Urbano di Monte Orlando a Gaeta, e il Monumento Naturale Promontorio Villa di Tiberio e Costa Torre Capovento di Punta Cetarola, a Sperlonga. Oltre alle sugherete, ai boschi di leccio, di roverella e lentisco, la vegetazione è presente con le tipiche specie della macchia mediterranea come ginestre, cisti, eriche e gladioli.

minturno

Le falesie di Monte Orlando, a Gaeta, sono l’habitat ideale del falco pellegrino che nidifica sulle alte pareti di roccia a picco sul mare. La costa offre splendidi panorami che spaziano lontano, dal profilo del Circeo all’arcipelago di Ponza e Ventotene, fino alla sagoma inconfondibile del Vesuvio.

lungomare minturno

Infine, è il mare azzurro a donare l’ultima nota di colore al paesaggio di questo territorio. “Mare Nostrum”, era il mare dei Romani, un mare di cui essere orgogliosi, così tranquillo e ricco di risorse, che rappresentava una perfetta via di navigazione. Il Mediterraneo era un mare pulito dove centinaia di chilometri di spiagge incontaminate si alternavano a basse scogliere piene di approdi e piccoli villaggi di pescatori. Le praterie di posidonia e banchi di corallo rosso non avevano ancora conosciuto il disastro di rovinosi sistemi di pesca; gruppi numerosi di foche monache vivevano al sole sulle stesse spiagge dove nidificavano centinaia di tartarughe marine. Oggi il Mar Mediterraneo è molto cambiato e a perso gran parte di quel fascino che lo rendeva tanto prezioso agli antichi romani, ma nelle aree protette è ancora possibile godere di tratti di mare integri, con fondali ricchi di colori e di biodiversità, come avviene nella riserva marina del Parco della Riviera di Ulisse.

Minturno è facilmente raggiungibile con il treno, è situato lungo la tratta Roma-Formia-Napoli, con un proprio scalo, la Stazione di Minturno-Scauri.