Camaleonte “Leone che striscia sulla Terra”

“Leone che striscia sulla terra”, è il significato del nome camaleonte, il rettile più buffo e più simpatico che esista.

Dall’aspetto arcaico e complesso, rugoso e morbido al tatto, è peculiare per la sua capacità di variare colore, per la sua lunga lingua retrattile e appiccicosa, e per i suoi grandi occhi che possono mettere a fuoco e ruotare l’uno indipendentemente dall’altro. Questa è una caratteristica invidiabile del camaleonte, poiché senza spostarsi è in grado di osservare l’ambiente circostante a 360° ed è anche l’unico al mondo a poterlo fare.

Questo artista del mimetismo cambia colore con le emozioni che prova, per amore, per paura, per difendersi o per attaccare. Le variazioni cromatiche della sua pelle, per farsi più bello agli occhi di una partner o più aggressivo nella disputa con un rivale, lo rendono un rettile particolarmente fotogenico che non smette mai di stupire.

Ancora una volta, tornando in Madagascar, abbiamo osservato e fotografato molti camaleonti dalle livree diversamente disegnate e di varie dimensioni. Il più piccolo Brokesia incontrato sarà stato lungo 2 cm circa, compresa la coda: strabiliante!

Esistono molte specie di camaleonti, principalmente arboree ma possono anche vivere nei cespugli, nell’erba quando sono piccoli e nella lettiera della foresta quando sono piccolissimi.

La loro lentezza è impressionante ma se minacciati sono in grado di muoversi più velocemente. Infatti, quando cercavo di toccarne uno, il timido “leone strisciante” accelerava il passo per sottrarsi al mio sguardo da potenziale predatore.

Sono veramente belli e bizzarri. Quando restano fermi per lungo tempo sugli alberi in attesa di una preda, raccolgono la lunga coda a spirale sul ramo dove posano, aggrappati saldamente anche con le dita a tenaglia. Invece, quando si spostano accompagnano i loro passi con una specie di danza ritmata, un caratteristico ondeggiamento avanti e indietro.

Una leggenda africana narra che gli dei usarono un camaleonte come messaggero per annunciare agli esseri umani l’esistenza di una nuova vita dopo la morte. In Madagascar, invece, i camaleonti non dispensano buone notizie ma vengono considerati dalla maggior parte della popolazione come tabù e quindi visti con una sorta di soggezione. In particolare, i Sakalava, tribù del Nord della Grande Terra, ritengono che i “leoni striscianti” portino con loro gli spiriti cattivi dei morti.

Nelle tradizioni culturali africane, oltre che messaggero degli dei e guida per le anime nel regno dei morti, al camaleonte sono stati attribuiti diversi poteri magici, quale per esempio quello di scaturire un temporale. Un vero e proprio dio del cielo.

Se fossi stata io il primo camaleonte a comparire sulla terra, provando a sovvertire il mio destino, avrei voluto un colore tutto mio, come il verde dei pappagalli o come il giallo dei limoni.

Ma estasiata dalla varietà delle tinte disponibili in natura, non avrei resistito all’incredibile sensazione di raccoglierli tutti come fa l’arcobaleno.