Stone Town

Situata sulla costa occidentale di Unguja, Stone Town è il centro culturale e storico di Zanzibar. Tra i suggestivi vicoli nel cuore della città si respira un’atmosfera del tutto particolare che ricorda in parte le medine arabe e nordafricane: un labirinto di vie tortuose e animate dai bazar coloratissimi, le suntuose e grandi residenze arabe e indiane, retaggio di un passato storico intriso di mistero e di magia.

Un tempo era il fulcro commerciale degli schiavi dell’Africa Orientale e dell’avorio e ancora oggi, oltre a mantenere l’assetto urbanistico originale, conserva le testimonianze dei suoi trascorsi storici e culturali, come le vecchie e misere celle costruite sotto l’ultimo mercato degli schiavi, due antichi edifici ora adibiti a musei, una fortezza dei primi del Settecento e due cattedrali, memorie dell’abolizione della tratta degli schiavi. Nel complesso, rappresenta l’esempio più bello e significativo degli insediamenti mercantili swahili distribuiti lungo la costa dell’Africa Orientale.

Nei dintorni di Stone Town, è possibile raggiungere diversi luoghi d’interesse altrettanto accattivanti con escursioni di una sola giornata, quali il “tour delle spezie”, la visita ad un insieme di isole coralline, lo snorkeling e una serie di incontri ravvicinati con tartarughe giganti, volpi volanti o pipistrelli della frutta, i ruderi di antichi palazzi e le terme a Nord della città, mentre a Sud si trova un splendido e rigoglioso giardino botanico, annesso ad una missione anglicana ormai in disuso, che rappresenta uno dei luoghi migliori per l’osservazione dell’avifauna.

Un’altra attrattiva della città è la casa di Freddy Mercury, leader del famoso gruppo rock dei Queen. Nacque a Zanzibar nel 1946 ed il suo vero nome era Farok Bulsara. Di famiglia benestante, all’età di 9 anni fu mandato in collegio in India e non tornò più sull’isola natale. Finiti gli studi fondò i Queen, cambiò nome diventando Freddy Mercury, l’estroso artista che tutti noi conosciamo. Morì nel 1991, un giorno dopo aver rivelato al pubblico la sua battaglia contro l’AIDS. Il ricordo del cantante rivive oggi a Stone Town, nei dintorni di Shangani, nelle tante case che vantano l’onore di averlo ospitato. Se si desidera approfondire e calarsi in un passato rock non troppo lontano, bisogna recarsi al ristorante Mercury’s in Mizingari Road, dove si riuniscono i veri fan del musicista.

L’UNESCO nel 2000 ha inserito Zanzibar nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità definendola così: “…una eccezionale espressione materiale di fusione e armonizzazione culturale”.

bimbo zanzibar