Curepipe, la seconda città per grandezza di Mauritius, sorge a 500 m. di altezza sull’Altopiano Centrale, protetta da un susseguirsi di scure catene montuose. Fiorente e vivace località moderna, è caratterizzata dal un microclima particolare; gode di un’aria fresca anche in estate e, praticamente, piove sempre. Gli abitanti le hanno attribuito l’appellativo di “città delle due stagioni”: la breve stagione delle grandi piogge e la lunga stagione delle piccole piogge. Anche nei momenti di sole, le nubi sparse minacciano il celo e sulle mille case della cittadina aleggia una sorta di nebbia che rende l’atmosfera suggestiva e fatiscente.

Lungo la strada principale, Royal Rd, che attraversa la città da Nord a Sud, si concentrano le principali attività, con la presenza della maggior parte di banche, di negozi e di ristoranti.

Oltre al clima umido e piovoso ed allo shopping, Curepipe è conosciuta soprattutto per la vicinanza dalla bocca del vulcano Trou aux Cerfs: un cratere profondo 100 metri, dalla circonferenza di un chilometro che si staglia tra le nuvole, circa 1000 metri ad Ovest, del centro città.

L’origine vulcanica di Mauritius risale a circa dieci milioni di anni fa quando, dopo un lungo riposo nelle profondità marine il vulcano uscì allo scoperto in mezzo all’Oceano Indiano,

Osservando il cratere ormai spento Trou aux Cerfs con la sua morfologia austera, è facile immaginare i catastrofici eventi che accompagnarono la sua nascita, Il magma fuso saliva fino a giungere alle spaccature e ai punti più deboli di quella giovane terra; ribolliva tra le rocce fumanti che lo lasciavano sgorgare dai crepacci e dalle ferite spalancate, lambiva le turbolente acque del mare, raffreddandosi all’istante. Così nacque il vulcano, imponente con la sua tipica forma conica, che nel corso di poco tempo, edificò l’isola, attraverso eruzioni violente; aprì larghe e profonde cavità circolari, i crateri, che riempiti poi dalle acque divennero i laghi, che costellano il territorio. Originò un ampio “plateau” di rocce vulcaniche, debolmente degradante dall’area centrale verso l’esterno che subito colpito dalla lenta ed inesorabile azione erosiva delle acque e dei venti fu modellato ed inciso con profonde valli, poi ricoperte da vegetazione tropicale. L’antica e lunga attività vulcanica continuò fino agli albori dei tempi storici, lasciando un’impronta indelebile nel paesaggio naturale dell’isola e nell’immensità dell’Oceano Indiano. L’uomo non fu testimone degli ultimi aneliti del vulcano mauritiano, giunse sull’isola più di mille anni dopo, ma il paesaggio continuò a trasformarsi, sotto gli occhi soltanto delle prime specie animali che colonizzarono quella nuova terra, soprattutto molte specie di uccelli. Il fertile suolo vulcanico ricco di elementi preziosi per la vita vegetale, insieme ad un clima molto umido e caldo, favorirono lo sviluppo di rigogliose foreste tropicali che ricoprirono di verde il territorio.

Curepipe

Il fondo del vulcano Trou aux Cerfs è ricoperto di vegetazione e dalla cima del cratere è possibile ammirare uno splendido panorama su tutto l’altopiano.

I rilievi dell’altopiano centrale sono attraversati da una fitta rete di sentieri destinati a passeggiate naturalistiche ed escursioni. Arrivare a La Pouce (812 m.), la vetta a forma di pollice, situata all’estremità settentrionale e a Corps de Garde (719 m.) permette di percorrere un cammino attraverso ciò che resta dell’ambiente naturale di questi luoghi, così particolare ma fragile poiché troppo sfruttato.

I giardini botanici a Curepipe, deliziosi e sistemati con cura, rappresentano un’altra attrattiva. Furono realizzati nel 1870, per coltivare e proteggere quelle specie che necessitavano di un clima più temperato rispetto a quello della pianura di Pomlemousses, sede del Royal Botanical Gardens, dal 1735.

Infine, per chi ama lo shopping, anche per immedesimarsi nella cultura locale, Curepipe offre tutto, basta camminare lungo la strada, che dal Royal College giunge alla Gallerie Currimjee, per ritrovarsi a curiosare in un vasto assortimento di merce a buon prezzo: prodotti dell’artigianato locale, cimeli del passato, oggetti in rame, di giada, porcellane antiche e stoffe di seta. Protagonista della creatività mauritiana è l’arte del modellismo navale, con laboratori dove è possibile ammirare gli artigiani che forgiano le proprie opere, e numerosi negozi che espongono miniature di navi antiche e moderne, alcune delle quali, perfette nei dettagli, rappresentano dei piccoli capolavori.

Curepipe