Scimmie del Costa Rica

Le scimmie appartengono all’ordine dei Primati, come stabilì Linneo nel 1758. La parola deriva dal latino primus, cioè “migliore”. Infatti, comprendono anche l’uomo moderno oltre ai tarsi, ai lemuri e a tutte le scimmie. Escludendo l’uomo, che è una specie diffusa in tutto il mondo, gli altri primati vivono in America Meridionale e Centrale, in Africa, a Gibilterra in Europa ed in Asia. Le caratteristiche comuni a tutti sono le 5 dita su ogni arto, con il pollice opponibile e unghie corte, la dieta onnivora non specializzata e la visione a colori con gli occhi rivolti in avanti, per vedere le distanze in modo tridimensionale.

scimmia ragno

Nei nostri viaggi abbiamo incontrato tantissime scimmie e le abbiamo fotografate in varie situazioni come mostrato le immagini. In Costa Rica sono rispettate e protette. In certi luoghi maggiormente battuti dal turismo vengono sistemate passerelle sospese in alto, che permettono alle scimmie di attraversare le strade trafficate e passare da una lato all’altro della foresta, senza pericoli. Le diverse specie che vivono in Costa Rica sono le scimmie Ragno, le Urlatrici, le Cappuccine e le Scimmie Scoiattolo.

spider arenal

Le scimmie ragno vivono nelle foreste pluviali tropicali. Sono agili, caratterizzate da lunghi arti, sottili e da una coda lunga e prensile che funziona come un quinto braccio. Si muovono con grazia quando passano da un albero all’altro ed è un piacere vederle “volare” tra i rami con gesti acrobatici ed eleganti. Sono sociali e gregarie, formando gruppi di due o tre dozzine di individui che durante la notte si dividono in sottogruppi meno numerosi, al massimo sei individui.

scimmia ragno cano negro

Durante le escursioni nelle foreste e lungo i canali, è capitato spesso di incontrare una madre con il piccolo aggrappato al grembo, trasportato comodamente da un ramo all’altro alla continua ricerca di cibo, come noci, frutta, foglie, uova di uccelli e ragni. Un tempo venivano cacciate per essere mangiate e quasi ovunque la deforestazione restringe sempre più i loro habitat ideali.

urlador

La scimmia urlatrice, dalle grandi capacità vocali è la più grande dell’America Centrale e Meridionale. Le sue strilla gutturali, all’alba o al tramonto, si sentono fino a cinque chilometri di distanza. I maschi posseggono una grande gola con la laringe ingrossata a forma di conchiglia che permette di amplificare l’urlo. E’ un richiamo molto forte che lancia un messaggio inequivocabile di proprietà territoriale.
Notevolmente più massicce delle scimmie ragno, anche le urlatrici posseggono una coda prensile, molto utile poiché sono animali che raramente scendono a terra, preferendo restare sui rami dove trovano le foglie necessarie alla loro dieta alimentare. Sono munite di barba e di una folta capigliatura nera, marrone e rossa, che dona a questi primati un aspetto serio, importante e un poco inquietante, ma quando tra le tante immagini scattate, è apparsa quella di un vecchio individuo, isolato dal gruppo, ho dovuto cambiare idea. Il suo sguardo era triste, con quegli occhi dolci, espressivi, consapevoli di tutta una vita vissuta e della sua prossima fine.

cappuccina

Le scimmie cappuccine sono di medie dimensioni, caratterizzate da un mantello di pelo color marrone che sulla testa forma un cappuccio di pelo bianco che si allunga sul collo e sul petto. Proprio da questa colorazione deriva il loro nome volgare, mentre il nome della specie è Cebus capucinus. La coda è lunga quanto il corpo, circa 110 centimetri, ma non è prensile come quelle della scimmia ragno e della urlatrice. Vivono sugli alberi, ma durante le ore più calde restano inattive per lungo tempo cercando riparo nei luoghi più freschi. Mangiano frutta e semi ma non disdegnano la carne di uccelli, di piccoli invertebrati, le uova e gli insetti. Sono animali molto intelligenti, riuscendo ad utilizzare strumenti, come sassi e pezzi di legno per spaccare i gusci di semi o di animali. Inoltre i piccoli imparano le varie tecniche di sopravvivenza osservando gli adulti. Molti dei loro comportamenti mostrano la coscienza di un ragionamento parzialmente complesso.

cappuccina con figlio

Per esempio, quando mangiano sugli alberi incrociano le gambe per evitare che il succo dei frutti o frammenti di cibo cadano al suolo; quando piove e le zanzare sono molto abbondanti, le scimmie cappuccine schiacciano i millepiedi e li strofinano sul proprio corpo come repellente naturale. Questa spiccata intelligenza rende le scimmie di questa specie molto adattabili e socievoli e nelle zone del loro habitat devastate dalle attività umane, questi animali si inoltrano nelle piantagioni danneggiando le coltivazioni e talvolta sono talmente intraprendenti da fare scorribande nella case per rubare cibo. Abbiamo constatato personalmente che è tutto vero quello che si legge sull’intelligenza di questi animali. Durante un’escursione nell’Azienda Baru, lungo il sentiero che, attraversando la foresta, conduceva alla costa dell’Oceano Pacifico, un gruppo di scimmie cappuccine ha cercato di cacciarci dal loro territorio. Mentre il gruppo attraversava il sentiero saltando da un ramo all’altro dei rigogliosi alberi presenti, alcune di loro hanno cercato di colpirci, lanciandoci rami strappati.

scimmia scoiattolo

Le scimmie scoiattolo (saimiri o testina di morto) sono le più piccole tra quelle presenti in Sudamerica, lunghe 50 cm di cui più della metà spetta alla coda, e pesano circa 1kg. Dal pelo corto e folto, con una colorazione variabile giallo-arancio, col corpo magro e slanciato e la grossa testa nerastra con occhi e muso incorniciati da una maschera bianca, sono molto graziose. Soltanto i maschi posseggono canini superiori più grandi e nel complesso si tratta di animali arboricoli diurni che vivono in gruppi di circa 300 individui. Il gruppo rimane unito soltanto durante la stagione degli amori oppure per collaborare alla ricerca di cibo, come frutta, insetti, uova, foglie, fiori, semi e piccoli vertebrati. La gerarchia è matriarcale nei sottogruppi, stabilita attraverso furiosi combattimenti che terminano con l’atto di sottomissione di uno dei due contendenti. La grazia e la dolcezza dei loro grossi occhi furbi, contrastano alquanto con il loro modo di rapportarsi con l’universo umano. In località Manuel Antonio, è facile osservarle e molto spesso sono artefici di scorribande distruttrici di foglie e di tutto ciò che il gruppo ritenga commestibile.