Castelluccio di Norcia è situato su una collina che domina una vasta pianura di origine carsica, detta Pian Grande. Le case raggruppate sulla cima formano un insieme urbanistico concentrico, nato a difesa della campagna circostante. E’ famoso come il paese della fioritura. Infatti, nel mese di giugno i terreni seminati a lenticchia sbocciano di fiori di mille colori e l’altopiano a 1500 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si riveste di un incredibile fantasia di tinte ogni anno diverse: un luogo incantato, dove storia, natura, leggende e antiche tradizioni si uniscono al vivere quotidiano in una suggestione unica e del tutto particolare.

Castelluccio Pian Grande

L’antico legume si coltiva da sempre e così come si mostra peculiare la strabiliante scena che dipinge la vallata, altrettanto irripetibile è la qualità di questa lenticchia. Non ha bisogno di essere trattata per la conservazione poiché resiste bene alla siccità e al freddo dei lunghi inverni che caratterizzano il clima in questi luoghi. Inoltre, il freddo prolungato non permette al coleottero “killer” del legume di attaccare e distruggere le coltivazioni, ulteriore motivo per il quale non è necessario usare pesticidi e diserbanti per proteggere le piante.

Castelluccio

L’altopiano sembra nato a posta per la meravigliosa lenticchia, con la sua morfologia, plasmata in età preistorica a seguito del prosciugamento di un grande lago, che accentua gli effetti del clima. Inoltre, la ricchezza di materiale organico e soprattutto di calcare, elemento indispensabile per le lenticchie, rende particolarmente fertile il terreno. La lenticchia di Castelluccio è unica nel suo genere: nei baccelli si possono trovare da uno a tre semi piccolissimi, con un diametro di circa 3/4 mm, dalla forma tonda ed appiattita e con colore variabile dal verde al marrone chiaro, mentre la buccia, particolarmente fina e tenera, consente di cuocere direttamente il prodotto, senza doverlo far giacere nell’acqua come accade per gli altri legumi.

Castelluccio Pian Grande
A giugno, sbocciano i fiori sui terreni seminati con il legume prodigioso e si festeggia l’avvenimento in tutto il paese. A luglio viene effettuato il raccolto e le lenticchie vengono sistemate in piccoli mucchi e lasciate essiccare. Ad agosto, giunge il momento della trebbiatura ed infine a settembre le lenticchie sono pronte per essere confezionate e distribuite. Tutto poi ricomincia per il raccolto successivo, ma il primo maggio ai vecchi contadini spetta il compito di vigilare sui campi e di svolgere i riti propiziatori ancestrali, indispensabili per proteggere i raccolti dal fuoco, dalle tempeste, dalla siccità e dalle cavallette. La consuetudine prevede di girare per le coltivazioni e lasciare una piccola croce di rami d’ulivo, alcuni pezzi benedetti di carbone e gocce di acqua santa. Poi si recita una litania a San Benedetto e a Santa Scolastica.

Castelluccio Pian Perduto

Le lenticchie di Castelluccio sono infine rinomate per l’alto valore nutritivo: sono un alimento caratterizzato da un elevato contenuto di proteine, una buona quantità di zuccheri e una quasi inesistente presenza di grassi. Sono ricche di vitamine, sali minerali e fibre, che costituiscono un elemento assai efficace nel processo di controllo del colesterolo e della pressione.

Castelluccio di Norcia