Ara Macao, colori e pappagalli in Costa Rica
Il rosso, il bianco, il giallo, il verde e l’azzurro: i colori si mescolavano tra loro in moltissime sfumature creandone di nuovi, diversi. E poi il rosso sul verde brillante e ancora tanto giallo. Una moltitudine di grandi pappagalli, Ara macao, volavano intorno a noi. Lo sguardo disperso in alto per cercare disperatamente lassù qualche conforto, un aiuto per spiegare tanta bellezza. Ma non c’era niente a cui appigliarsi, tranne l’azzurro profondo e limpido del cielo che stava là immobile a guardare.
In natura la luce crea i colori ma quelle tinte armoniose sembravano dipinte da un artista fantasioso per trasmettere piacevoli sensazioni. Ogni sfumatura aveva un carattere proprio e si confondeva con i profumi dell’aria, dei fiori e del bosco e con i suoni dei pappagalli variopinti e delle scimmie sugli alberi intorno a noi. Penso che quel giorno, visitando la finca di Alvaro Toya in Sarapiquì, abbiamo provato sorprendenti emozioni a contatto con circa 40 Ara macao, scimmie ed anche un cane: una splendida creazione della natura, un multiforme e variopinto aspetto della realtà costaricense in tutta la sua sincera bellezza.
Non sapevamo più dove guardare e cosa fotografare; gli splendidi pappagalli arrivavano verso di noi e, spiegando le immense ali colorate, planavano delicatamente sopra le nostre teste o sulle spalle, utilizzando il becco robusto per mordicchiare tutto ciò che suscitava la loro curiosità, persino i nostri capelli. Uno spettacolo entusiasmante e forse unico nel suo genere. Il proprietario della finca offrì, in passato, qualche nocciolina ad una coppia di Ara e col tempo la voce si sparse tra i pappagalli e ne arrivarono così molti altri.
Ormai, questa semplice storia è divenuta un’attrazione che, senza essere pubblicizzata, richiama molti turisti ad una visita mirata. Ad arricchire questo luogo colonizzato da tanti pappagalli hanno contribuito le scimmie cappuccine che, intelligenti quali sono, hanno adottato gli alberi come dimora e, approfittando della confusione, raccolgono da terra tutte le noccioline e i piccoli pezzi di frutta sfuggiti ai pappagalli.
Ara macao, Ara ambigua, Ara scarlatta, Ara verde sono le specie più belle e affascinanti tra i pappagalli, un tempo assai diffuse in Costa Rica e oggi a rischio di estinzione. Le grandi dimensioni e i colori vivaci del piumaggio hanno contribuito notevolmente al bracconaggio ed alla caccia, sommati alla distruzione del loro habitat tramite deforestazione e trattamento con pesticidi, effettuato dalle compagnie di coltivazione e vendita delle banane per l’esportazione.
A Manzanillo, nella zona meridionale della costa caraibica del Costa Rica, c’è un’organizzazione “Progetto Ara”, senza scopo di lucro, che lavora per la salvaguardia di questi pappagalli, aiutando la loro riproduzione e il successivo inserimento nell’habitat naturale. Nella zona di Manzanillo e nelle colline circostanti sussistono le condizione naturalistiche ideali per il ripopolamento delle colonie di Ara Macao. Inoltre, abbonda la presenza di un albero particolare, il mandorlo di montagna, principale fonte di nutrimento di questi pappagalli, insieme ad una serie di altri alberi che producono frutti complementari per la loro dieta.
Esiste anche una motivazione storica nella scelta dell’area di Manzanillo legata ad una leggenda che narra della Nacion Ara (così veniva chiamata l’area di riproduzione in Manzanillo dagli antichi abitanti di Talamanca), governata dallo sciamano Pa Blu, detto “el jefe de las lapas”, ovvero il signore dei pappagalli. Era un temuto re indigeno che guidò la più terribile e determinata rivolta delle comunità indigene del Costa Rica, agli inizi del 1700. Il suo nome sembra derivi dall’idioma Bri Bri, l’etnia indigena della regione Talamanca, dove le piume dei pappagalli Ara venivano utilizzate durante le cerimonie sacre ed avevano significato magico e religioso. La leggenda racconta ancora che alla morte di Pa Blu (giustiziato infine dagli spagnoli), grandi stormi di Ara solcarono il cielo e rimasero posati sui rami degli alberi della piazza dove avvenne l’esecuzione, aspettando la sua morte. I pappagalli vigilarono l’anima di Pa Blu fino al tramonto e poi l’accompagnarono fino al sole.
Nel 1997 l’Assemblea legislativa della Costa Rica nominò Pa Blu “difensore della libertà dei popoli nativi” e stabilì il 4 luglio come giornata di celebrazione del suo eroismo.