Roma in 5 giorni – Quinto giorno

Passeggiata lungo il Tevere

Sono sempre stata attratta dai fiumi, da quel lento od impetuoso scorrere dell’acqua che mi incanta, perché resta comunque immutata sotto il mio sguardo. Il Tevere è il mio fiume, il più antico del mondo latino, che attraversa Roma, la mia città. Qui sono nata ed ogni volta che dal lungotevere attraverso Ponte Sisto, non posso fare a meno di soffermarmi a guardare il fiume che placido si allontana restando. Il Tevere è stato testimone di millenni di storia ma la sua storia geologica è ancora più antica, affascinante e travagliata, condizionata nel corso del tempo dalle eruzioni vulcaniche, dall’invasione dei ghiacci e dall’incalzare del mare. Oggi il Tevere con i suoi affluenti forma un sistema fluvio-vallivo molto ricco d’acqua che attraversa il territorio laziale per circa metà del suo percorso. Dopo aver formato diversi meandri e aver raccolto le acque da numerosi affluenti, il fiume attraversa Roma e sbocca in mare dividendosi in due rami, uno dei quali è artificiale, aperto dagli antichi romani. Vedi anche La Storia del Fiume Tevere

Sarebbe bello, ancora oggi, tuffarsi nel Tevere, come accadeva fino ai primi anni del ‘900, quando le sue acque ancora limpide donavano a tutti sollievo e divertimento in estate. All’epoca non esistevano argini al suo alveo e il fiume era soggetto periodicamente a piene e straripava creando seri danni con allagamenti dei quartieri circostanti. Venne approvata una legge che permise di demolire le case poste sulle rive e furono costruiti i “muraglioni”, i viali lungo il fiume e una serie di ponti per collegare le due sponde. Non è più possibile bagnarsi nelle sue acque ma soltanto godere di uno splendido panorama e delle manifestazioni organizzate durante l’Estate Romana: “Lungo il Tevere Roma”, una serie di appuntamenti a tema e di eventi dislocati lungo le banchine del lungotevere, tra ponte Palatino, ponte Sisto e lungotevere Vaticano e presso Ponte Milvio.

Inoltre, nel 1990 in occasione dei Campionati Mondiali di calcio, è stata realizzata una pista ciclabile che a Nord inizia all’altezza della Fornace Mariani nella piana di Labaro con accesso in via di Ponte del Castel Giubileo, fino a raggiungere Tor di Valle. Questo percorso alternativo al caos e al traffico cittadino permette di costeggiare il Tevere, tranne alcune interferenze lungo le quali la pista entra nel circuito urbano.

Dal Ponte Sant’Angelo che permette l’accesso alla Mole Adriana e al Castello, si vede il tramonto che tinge di rosso il complesso del Vaticano con San Pietro, abbraccia tutta la città, la stringe con dolcezza, mentre i riverberi accarezzano il fiume colorandolo di rosa. La suggestione mi proietta nel passato con le vie antiche, le piazze della storia, le pietre millenarie che sembrano senza tempo e non tramonteranno mai.