In Madagascar, sono presenti più di 60 specie di serpenti, nessuna delle quali rappresenta un pericolo per l’uomo. Si nutrono di piccoli mammiferi, lemuri e uccelli. Ho lasciato adagiare un boa sul mio collo e devo ammettere che, dopo una lunga passeggiata nella foresta, leggermente sofferente per il caldo e per l’umidità, la fredda sensazione di un serpente sulla pelle mi ha rigenerato. Ho osservato, toccandole le sua gelide squame, colorate con arte in varie sfumature di nero, marrone e bianco.

Un altro incontro ravvicinato è stato quello con le tartarughe.

In Madagascar, le cinque specie di testuggini di terra e le quattro specie di palude sono tutte in pericolo di estinzione. Si possono osservare, anche se rari, esemplari centenari di grosse dimensioni. Rare come quelle grandi sono le tartarughe più piccole; entrambe hanno ormai una sola area di diffusione, lungo la costa occidentale.

Esperti arrampicatori, i gechi si trovano ovunque nell’isola, capaci di salire velocissimi su pareti lisce. Assumono vari colori, dal bianco trasparente al grigio e marrone per quelli notturni mentre quelli diurni, adagiati sulle larghe foglie a prendere il sole, sono verde smeraldo a volte con macchie di arancione brillante.

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A Lokobe, durante l’escursione nella foresta, abbiamo avvistato e fotografato il “geco foglia”, impressionante e straordinario è il suo mimetismo, praticamente irriconoscibile, assume perfettamente le sembianze ed il colore della corteccia dell’albero sul quale si trova.

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