Il ricco patrimonio naturalistico e culturale del Kenya fanno di questo paese un’attrattiva turistica impareggiabile. Le strutture dedicate al turismo sono innumerevoli e diversificate, potendo scegliere tra le tante proposte di alto livello lungo la costa e dedicate ai Safari nei Parchi Nazionali, oppure quelle più modeste destinate ai viaggi nelle zone rurali interne e all’estremo Nord, dove le strade sono dissestate e i trasporti quasi inesistenti, di conseguenza l’accoglienza degli alberghi è di livello molto basso.
Comunque ci si voglia organizzare è importante ricordare che il Kenya è situato a cavallo dell’equatore e nelle zone costiere il clima è subtropicale, mentre nelle aree interne è più temperato con variazioni minime nel corso dell’anno.
Fa freddo nei mesi invernali soltanto sugli altopiani centrali dove la cima del Monte Kenya è ricoperta di nevi perenni.
Le stagioni umide sono due: il periodo delle lunghe piogge che va da marzo a maggio e quello, da novembre a dicembre, con temporali brevi ed improvvisi nel pomeriggio; a queste si intervallano due stagioni secche. Sulla costa l’umidità e le alte temperature sono mitigate da un vento fresco durante il giorno, mentre di notte il clima può diventare afoso. Nel Nord la situazione climatica è radicalmente diversa poiché nel deserto il caldo è torrido e le piogge scarsissime. I Safari sono accessibili tutto l’anno, ma le grandi migrazioni degli gnu e delle altre specie avvengono dal mese di luglio fino ad ottobre.