La varietà è una caratteristica che si rinviene dappertutto alle Seychelles, oltre alla straordinaria biodiversità tipica degli ambienti naturali, si percepisce una stravagante fantasia nella tradizione musicale.

Non esiste un genere musicale tipico delle Seychelles, le melodie subiscono le influenze dei ritmi e dei suoni di danze europee, come la polka e la mazurka, motivi folkloristici e pop, soprattutto tipici della Francia. Il “sega” caratteristico delle isole Mauritius, si mescola con i ritmi di derivazione africana che, a loro volta, si intrecciano con musiche di ispirazione indiana. Un’estrema eterogeneità anche nei suoni e nel canto, che negli usi e costumi degli abitanti delle Seychelles rappresentano, più che un piacere di ascolto, un’espressione funzionale agli eventi sociali peculiari, che animano continuamente la vita quotidiana delle famiglie, durante feste pubbliche o private, incontri tra parenti e ricorrenze varie. Nelle isole manca una forma di comunicazione musicale che rifletta la tradizione creola, e la fondazione della Scuola Nazionale di Musica e della Compagnia Teatrale Nazionale sono nate con l’intento di rafforzarne l’identità. Nella “moutia” la malinconica e coinvolgente danza delle Seychelles, si percepiscono intense derivazioni africane e malgasce. Sono canti di preghiera che, nei secoli passati, gli schiavi intonavano durante il duro lavoro nei campi. Una forma poetica estemporanea che si improvvisa cantando, accompagnata da lenti, ripetitivi e sinuosi movimenti di danza.